Rossella, il marito e lo strap-on

Rossella, il marito e lo strap-on

Un nuovo ordine puntuale come un orologio svizzero al venerdì sera.

Questa volta non proponiamo neanche la consegna al sabato mattina, è proprio lei a mandarci una mail e a scrivere “aspetto Giovanni alle 10 con il mio ordine”.

Perentoria. L’ultima volta ho goduto come un pazzo e Lei ha goduto più di me.

Arrivo, già eccitato. Citofono “Sali Giovanni, piano e scala dovresti conoscerli”.

Entro e lei è già vestita da vera troia. Autoreggenti, scarpe nere col tacco, un body con il seno scoperto.

Niente convenevoli oggi, si presenta già così.

Le porgo il pacco, lei si avvicina e mi bacia con un vortice di lingua e una mano sul pacco per constatarne l’eccitazione.

Il marito seduto sulla sedia, mani dietro la schiena ammanettato e un morso che gli tappa la bocca.

Saluto cortesemente, lui annuisce con un movimento del capo non potendo proferire verbo.

“Siediti Giovanni, ti porto il caffè”. Mi accomodo sul divano, davanti a lui. Lei arriva con il suo camminare da vera troia, mi porge il caffè. Lo sorseggio con calma. Lei si accomoda di fianco a me ed apre il pacco. Tira fuori lo strap-on ordinato e lo scruta con attenzione. Lo mostra al marito che lo guarda con libidine ed eccitazione.

“Sai cosa facciamo oggi, vero?”

Appoggia lo strap-on sul divano e mi prende la tazzina, ormai vuota, del caffè. La appoggia sul tavolino da fumo poco distante. Si volta e mi bacia con voglia mentre mi slaccia i pantaloni.

Il cazzo non riesce, neanche, a stare dentro i boxer e spunta fuori come per prendere una boccata di aria.

La sua mano lo tira fuori completamente ed inizia un movimento ritmato ma lento che mi provoca brividi di piacere.

La sua bocca scende, si apre, la cappella viene ingoiata da quelle labbra capaci. La lingua disegna cerchi sul glande. Poi lo ingoia per sentirlo fino alle tonsille.

Lo tira fuori dalla bocca piena di saliva. Si alza, va dal marito e gli toglie il morso. Lo bacia, “volevo sentissi il suo sapore” gli dice.

Prende lo strap-on e lo infila. Il gel lubrificante è a portata di mano, riempie lo strap-on di gel. Fa alzare il marito e gli toglie anche le manette. “andiamo sul letto” ordina a me e al marito.

“Sdraiati Giovanni”.

Mi sdraio con il cazzo che si erge a statua del piacere. Il marito si mette alla pecora con la sua faccia vicina al mio pene. Lei gli va dietro, una quantità abbondante di gel lubrifica l’ano del marito.

Rossella si posiziona bene, punta il dildo sul buco del marito ed entra piano. Lui geme, un po' per il dolore un po' per il piacere. Entra tutto. Lei inizia un movimento ritmato; a volte lento a volte più veloce.

“Succhia” gli ordina lei. La sua bocca si apre e me lo prende in bocca. Non pensavo fosse così bravo a succhiarlo.

Continua a succhiarmelo mentre viene letteralmente sfondato dalla moglie.

La sua mano si abbassa per prenderselo in mano ed iniziare a masturbarsi. Viene con un cazzo in bocca ed uno nel culo.

Lei si ferma. Sfinito il marito si sdraia con l’espressione di chi ha goduto veramente.

Io sono eccitatissimo, non pensavo potesse eccitarmi così tanto questa situazione.

Lei si toglie lo strap-on. Si sdraia di fianco a me ed inizia a menarmelo. Io le infilo una mano in mezzo alle cosce e il dito raggiunge le grandi labbra. Fradicia. Sentirla così bagnata mi fa venire voglia di sbatterla come una troia.

Le apro le gambe e mi accomodo su di lei. Le alzo le gambe sulle mie spalle ed entro fino a sentirla gemere. Inizio a scoparla con movimenti profondi e veloci.

Mi fermo, infilo la mia faccia tra le sue cosce ed inizio a succhiarle e a leccarle il clitoride. La sento venire mentre mi implora di sbatterla ancora.

La faccio mettere alla pecorina, voglio che il marito la guardi bene in faccia mentre la sbatto.

Prima di entrare dentro di lei avvicino il mio cazzo alla bocca del marito e gli chiedo di leccarmelo.

Lui obbedisce e lo ingoia facendomi un pompino da urlo.

Duro e voglioso lo tolgo dalla bocca del marito e lo punto sulla figa di Rossella.

Entro, la sbatto quel tanto che basta per sentirla ancora gemere di piacere.

Esco dalla sua vagina, lei si volta con l’espressione di chi ne vuole ancora.

Lo punto sul suo buco più stretto e lo faccio scivolare dentro fino alle palle. “Mi fai male”. Non prendo neanche in considerazione la sua lamentela e la sbatto ancora più forte.

Il marito posiziona la sua bocca sotto la vagina di Lei ed inizia a leccarla. Rossella viene urlando tutto il suo piacere.

Sto esplodendo ma decido di non farlo dentro. Lo tiro fuori dal culetto fantastico di Rossella e mi metto in ginocchio sul letto.

Loro capiscono e le loro bocche restano aperte sotto la mia cappella mentre Rossella me lo mena fino a farmi venire. Non sprecano neanche una goccia del mio sperma. Si baciano e si scambiano i sapori con un intreccio di lingue di chi è veramente complice.

Una sciacquata veloce, mi rivesto e vado salutando.

“Al prossimo ordine” mi dice Rossella. Non vedo l’ora penso tra me e me mentre scendo le scale.

 

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