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Un nuovo ordine puntuale come un orologio svizzero al venerdì sera.
Questa volta non proponiamo neanche la consegna al sabato mattina, è proprio lei a mandarci una mail e a scrivere “aspetto Giovanni alle 10 con il mio ordine”.
Perentoria. L’ultima volta ho goduto come un pazzo e Lei ha goduto più di me.
Arrivo, già eccitato. Citofono “Sali Giovanni, piano e scala dovresti conoscerli”.
Entro e lei è già vestita da vera troia. Autoreggenti, scarpe nere col tacco, un body con il seno scoperto.
La sento gemere. Mi alzo e la faccio scendere dalla scrivania. Siamo uno davanti all’altra. La bacio ancora, voglio che senta il suo sapore. Le apro la camicetta e le scopro i seni. I suoi capezzoli sono grossi e duri.
Li prendo in bocca e li stuzzico mordicchiandoli un po’.
Ho il cazzo che esplode. La giro e la faccio appoggiare alla scrivania. Ho voglia di averla con la vista del suo sedere imperioso sotto gli occhi.